Fiera di Amantea 2011

Fiera di Amantea 2011
Anche quest’anno la nostra Città, in occasione della tradizionale Fiera d’ottobre, si veste a festa offrendo a chiunque intenda visitarla il meglio di sé. Da cinque secoli si celebra questo evento fatto di scambi commerciali, incontri di culture, contaminazione di sapori, odori e musiche. Le oltre 400 bancarelle che affollano il percorso fieristico - un’area completamente all’aperto, di circa 50 mila metri quadri - mostrano mercanzie di ogni tipo: abbigliamento, casalinghi, giocattoli e giochi, dolci e chincaglieria; di tutto e di più, compresi i colori e le musiche che accompagnano gli extracomunitari, con le loro esposizioni multicolori. Nell’immenso bazar all’aperto abbiamo previsto un’area dedicata ai prodotti tipici e all’artigianato della nostra regione. Nella centralissima Via Margherita parte quest’anno la seconda edizione di Calabria in Fiera: una importante iniziativa di promozione della nostra Terra. Alle novità abbiamo voluto abbinare il recupero delle tradizioni, rievocando il rito del Mastrogiurato - impersonato dall’Assessore al commercio pro-tempore - che aveva quale compito quello del governo dell’area adibita a fiera.

Ai graditi Ospiti auguriamo acquisti utili e sano divertimento .


Info Fiera: 0982.429213 - 0982.426497
calabriainfiera@gmail.com

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Un po di storia...

La sua istituzione si deve a un privilegio concesso da Carlo V. In quell’epoca Amantea era una città murata, con la porta di Paraporto che si apriva a sud dell’abitato, nei pressi dell’attuale Municipio. Ai piedi della murazione era scavato un fossato difensivo, nelle cui vicinanze si teneva l’antica fiera.
La fiera di Amantea oggi si svolge dal 30 ottobre al 2 novembre di ogni anno, ma in passato non si è sempre tenuta in questo periodo, e tale oscillazione di tempo si è manifestata anche nelle altre città sedi di fiere.
Nel 1729 aveva inizio il 27 giugno e durava 10 giorni. Nel 1755 era stata spostata ad ottobre e durava dall’1 al 10 ottobre; lo spazio fieristico fu trasferito nel 1821, in età borbonica, dal sito originario del “Fossato” al Largo dei Cappuccini” e la fiera si svolgeva dalla seconda alla terza domenica di ottobre, per una durata di 8 giorni.
Lo spostamento di sede fu, probabilmente, dovuto al fatto che, sia per la nuova espansione urbana oltre le mura di cinta dell’originario insediamento sia per l’accresciuta presenza di mercati e di merci, il vecchio sito si mostrò inadeguato alle nuove esigenze espositive. Dal principio del Novecento cominciò a stabilizzarsi la data attuale e la fiera assunse la denominazione di “ Fiera dei Morti” o di “Fiera di Ognissanti”.
Le fiere sorsero in un contesto di vita materiale relativamente autosufficiente e basato sulla sussistenza, per ampliare la sfera dell’economia di mercato e della circolazione delle merci. Ebbero un ruolo economico importante perché permettevano alle popolazioni locali di rifornirsi periodicamente di quei prodotti di uso domestico non facilmente reperibili nel piccolo spazio della comunità.
Dai documenti dell’Ottocento risulta che la maggior parte delle merci presenti nella fiera annuale era rappresentata da panni, tele, sete, contenitori e vasellame di uso domestico, animali da allevamento e da utilizzare nelle attività agricole. Per venirne in possesso occorreva del denaro, di cui era possibile disporre alla fine dell’anno agricolo o nella stagione propizia alla pesca. Ecco, quindi, la ragione del concentrarsi delle fiere soprattutto nel periodo estivo ed autunnale, dopo la raccolta del grano e l’immagazzinamento dei prodotti dei campi. Inoltre, per la scelta della data, occorreva tener conto che non vi fossero altre fiere concomitanti nelle località vicine.
Amantea vi accoglie con la sua tradizione millenaria ed una apertura verso il futuro: colori, sapori, intrattenimento.

Foto Edizione 2010


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